Chiara Soldati premiata dal Presidente Mattarella
Un estratto dell’intervista del Cav. Lav. Soldati a meno di un mese dalla grande emozione.
Il periodo di crisi che stiamo attraversando ha rivoluzionato le abitudini di consumo. Che risposta ha avuto la Sua azienda?
I momenti di grandi crisi coinvolgono inevitabilmente il mondo del vino e il consumo dello stesso. Lo abbiamo visto nel 2001, dopo l’attentato alle Torri Gemelle. Lo abbiamo visto nel 2008, con la grande crisi che partì sempre dagli States e coinvolse il mondo intero. In questa fase specifica, certamente difficile, abbiamo rilevato una tenuta, addirittura un aumento, dell’area premium e su questa ci siamo particolarmente focalizzati come azienda. Al tempo stesso stiamo percorrendo sentieri di distribuzione che esulino dal classico canale Ho.Re.Ca..
Può descriverci l’emozione che ha provato quando è stata insignita dell’Onorificenza di Cavaliere del Lavoro?
Un fiume di emozioni, già a partire dal momento in cui ho ricevuto notizia ufficiale di questo prestigioso riconoscimento. Il primo pensiero è stato essenzialmente una conferma: quella di aver intrapreso un cammino giusto e di averlo portato avanti con estrema serietà. Poi ho avvertito il senso di responsabilità di essere anche un modello per le tante donne che lavorano tutti i giorni e per molti giovani che guardano al loro futuro professionale . Quindi, doveroso, quello alla mia famiglia: a quello che ho ricevuto, a quello che continuo a ricevere e a quello che lascerò. Ho molto riflettuto sul fatto che il Cavalierato , nella sua etimologia indica uno spirito di servizio e rappresenta per me uno slancio ulteriore e non un punto di arrivo. Animus che continuerà a motivarmi, nel mio percorso professionale ma anche umano. In qualche modo mi sono sentita, e mi sento, insignita di una missione di ambasciatrice dell’Italia che lavora e che produce eccellenza. Il che significa sentirsi ancora di più al servizio del proprio Paese, in qualche modo portavoce di quanto di meglio esso possa proporre. E in ogni caso non potrò mai dimenticare la giornata al Quirinale e le parole scambiate con il Presidente Mattarella. Una figura solida, paterna, di altissimo spessore umano e capace di esprimere anche solo con uno sguardo il senso di quel momento. Io sono stata educata al rispetto delle istituzioni e quindi porterò per sempre con me l’emozione di quella giornata indimenticabile.
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A fine maggio la notizia di essere stata inserita tra i nuovi 25 Cavalieri del Lavoro, certamente una grande emozione.
“Ma quella vissuta il 10 Ottobre, nei saloni del Quirinale, è stata davvero un’esperienza indimenticabile – racconta Chiara Soldati, CEO dell’azienda piemontese La Scolca, celebre per i suoi Gavi – Ricevere il premio dalle mani del Presidente Mattarella, ascoltare le sue parole, condividere la scena con colleghi imprenditori che ogni giorno lavorano per esaltare il Made in Italy, devo ammettere che mi ha emozionato. Un onore rappresentare un comparto importante come quello del vino, nonché un ulteriore stimolo a far sempre meglio. Ancora di più in questo momento di estrema difficoltà, di sfide importanti, questo riconoscimento mi vede ancora più responsabile nel costruire e investire nel futuro, consapevole di rivestire ancora più di prima un ruolo in qualche modo di ambasciatore del territorio in cui lavoro. Tutto questo voglio condividerlo con la mia squadra e soprattutto con la mia famiglia che da cinque generazioni guida
La Scolca con amore e passione infiniti”.
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